Ricetta #4) N'arancina speciale ripiena di sarde

Team di N’arancina Speciale (Coop. Etnos)

Difficoltà

Tempo

Costo

Sarde fresche
Finocchietto selvatico
Pinoli
Uva passa
Zafferano
Olio evo
Cipolla
Acciughe
Peperoncino

Metti a squadare, bollire, in acqua salata i finocchietti.
Una volta pronti, scolali e mettili da parte, senza buttare l’acqua di cottura dove verranno calati i bucatini. 

Riempi una scodella con un paio di cuppini della stessa acqua di cottura e vi sciogli lo zafferano. 
In una padella metti a soffriggere olio d’oliva, cipolla e un po’ di peperoncino. Dopo qualche minuto aggiungi le acciughe.
Appena le acciughe si saranno sciolte prendi i finocchietti, che avevi messo da parte, e jettaccilli.
Dagli una bella arriminata, ca iddri s’insapuriscinu.
Ah… ci stavamo scordato dei pinoli e dell’ uva passa. Mitticcilli.

È arrivato il momento che il mare incontri la terra.
È arrivato il momento che le sarde, precedentemente tagliate a tocchetti, facciano il loro ingresso in padella.
Fai un po’ di spazio al centro della padeddra e adagiaci le sarde. 
Falli cociri tanticchia.
A questo punto arrimina tutti così, aggiungendo lo zafferano, per amalgamare quest’ orgia di sapori, in maniera tale da dare vita ad un insieme armonico dal gusto indimenticabile. 

Come detto prima, cala ‘u pirciatu, i bucatini, nell’acqua dove hai cotto i finocchietti. 
Quando l’acqua sarà quasi del tutto assorbita dalla pasta, aggiungi un po’ di besciamella e un po’ di condimento e arrimina.
Distendi la pasta su un piano di lavoro e lasciala raffreddare, tempo che attagna un po’.

A questo punto non resta che formare le arancine.
Prendi un po’ di pasta, forma una pallina, fai un buco con le dita, inserisci il condimento e richiudi. 
Immergi l’arancina di pasta nella lega di farina e acqua e passala ‘nna muddrica.
Adesso puoi tuffare l’arancina nel suo habitat naturale: l’olio bollente.