L’evento “Sarduzze al Parco”, giunto alla sua seconda edizione”, prevede delle attività dedicate ai più piccoli nella splendida cornice del Parco Archeologico di Selinunte, alla scoperta di storia, tradizioni e cultura del nostro territorio.
L’evento è riservato a tutti gli alunni che hanno presentato la propria opera nell’ambito del concorso “Una Sardina in mostra”.
Le attività che verranno realizzate consistono in:
1) un laboratorio sulle modalità di pesca ai tempi dei Selinuntini (1 ora);
2) una visita guidata ai templi del parco (durata 1 ora) con guida specializzata.
Tutte le attività sono fruite da parte della Cooperativa CoopCulture.
Le attività saranno realizzate su tre turni, organizzati come segue:
Primo Turno Ore 09:00 / 10:00 (Raduno ore 08:30);
Secondo Turno Ore 10:30 / 11:30 (Raduno ore 10:00);
Terzo Turno Ore 12:00 / 13:00 (Raduno ore 11:30).
Per ciascun turno è prevista la partecipazione massima di nr. 30 bambini.
L’evento finale rappresenta la conclusione delle attività realizzate durante questa quarta edizione del festival e mette in evidenza le ricette presentate e selezionate, nell’ambito del concorso “Una Sarduzza a Tavola”, quale espressione di di un piatto che valorizza sia la Sarduzza di Selinunte, che le materie prime di qualità del territorio impiegate per la realizzazione della ricetta.
La location è quella dell’istituto Alberghiero “V. Titone” di Castelvetrano (partner di progetto); conducono il cuciniere Peppe Giuffrè e Stefania Renda.
Sesto cooking della IV edizione del SarduzzaFest realizzato dallo Chef Francesco Bonomo che ha realizzato una ricetta dal titolo Sarde Ammucciate in Pane Nero
Un originale piatto ottenuto lavorando una fetta di pane nero di Castelvetrano tostata impreziosito con un condimento al “matarocco”, lo “stratto” di pomodoro e una sarda marinata aromatizzata al Marsala coperta da una spuma al pecorino.
Durante il cooking è stata presentata una eccellenze enogastronomica del territorio: i vini dell’azienda Casale del Frate, presentati dal titolare Franco Gambina.
Al piatto è stato abbinato un Moscato bianco secco della Casale del Frate.
L’evento finale rappresenta la conclusione delle attività realizzate durante questa quarta edizione del festival e mette in evidenza le ricette presentate e selezionate, nell’ambito del concorso “Una Sarduzza a Tavola”, quale espressione di di un piatto che valorizza sia la Sarduzza di Selinunte, che le materie prime di qualità del territorio impiegate per la realizzazione della ricetta.
La location è quella dell’istituto Alberghiero “V. Titone” di Castelvetrano (partner di progetto); conducono il cuciniere Peppe Giuffrè e Stefania Renda.
Quinto cooking della IV edizione del SarduzzaFest realizzato dallo Chef Salvatore La Bella che ha realizzato una ricetta dal titolo In un Mare di Sarde abbracciate.
Si tratta di una rivisitazione delle famose sarde alla beccafico, con un ripieno di ricotta di pecora, acciughe e capperi, accompagnate da delle panelline ottenute dalla raschiatura della lavorazione.
Durante il cooking è stata presentata una eccellenze enogastronomica del territorio: l’olio Eco di nocellara del Belice dell’Az. Agricola Amabile, presentato dal titolare Stefano Amabile.
Al piatto è stato abbinato un Zibibbo secco della Mandrarossa degustato dall’allieva Federica Viola.
L’evento finale rappresenta la conclusione delle attività realizzate durante questa quarta edizione del festival e mette in evidenza le ricette presentate e selezionate, nell’ambito del concorso “Una Sarduzza a Tavola”, quale espressione di di un piatto che valorizza sia la Sarduzza di Selinunte, che le materie prime di qualità del territorio impiegate per la realizzazione della ricetta.
La location è quella dell’istituto Alberghiero “V. Titone” di Castelvetrano (partner di progetto); conducono il cuciniere Peppe Giuffrè e Stefania Renda.
Quarto cooking della IV edizione del SarduzzaFest realizzato dagli Chef Giuseppe Caruso e Michele Ciaccio dell’Istituto Alberghiero V. Titone di Castelvetrano che hanno realizzato una ricetta dal titolo Sfera di Cuscus con Cuore di Sarduzza.
Si tratta di una arancina realizzata con del cous cous incocciato ripieno con una salsa “alla milanisa” servita su una vellutata di borragine.
Durante il cooking sono state presentate due eccellenze enogastronomiche del territorio: il miele dell’azienda Saluzzo e l’olio EVO dell’azienda Agricola Termini.
Al piatto è stato abbinato un Grillo della Mandrarossa degustato dall’allieva Marta Signorello.
L’evento finale rappresenta la conclusione delle attività realizzate durante questa quarta edizione del festival e mette in evidenza le ricette presentate e selezionate, nell’ambito del concorso “Una Sarduzza a Tavola”, quale espressione di di un piatto che valorizza sia la Sarduzza di Selinunte, che le materie prime di qualità del territorio impiegate per la realizzazione della ricetta.
La location è quella dell’istituto Alberghiero “V. Titone” di Castelvetrano (partner di progetto); conducono il cuciniere Peppe Giuffrè e Stefania Renda.
Terzo cooking della IV edizione del SarduzzaFest realizzato dallo Chef Paolo Austero che ha realizzato una ricetta dal titolo Cilindretto di Sarda alla Val di Mazara.
Protagonisti del piatto la Sarduzza di selinunte, che ha preso la forma di cilindretti ripieni di ricotta, accompagnata dal Gambero rosso di Mazara del Vallo presentato in una tartare servita su una clorofilla di borragine.
Durante il cooking è stata presentata una eccellenze enogastronomica del territorio: il pane nero del panificio Termini, presentato da Giovanna Termini.
Al piatto è stato abbinato un Calamossa della Mandrarossa degustato dall’allievo Giovanni Biundo.
L’evento finale rappresenta la conclusione delle attività realizzate durante questa quarta edizione del festival e mette in evidenza le ricette presentate e selezionate, nell’ambito del concorso “Una Sarduzza a Tavola”, quale espressione di di un piatto che valorizza sia la Sarduzza di Selinunte, che le materie prime di qualità del territorio impiegate per la realizzazione della ricetta.
La location è quella dell’istituto Alberghiero “V. Titone” di Castelvetrano (partner di progetto); conducono il cuciniere Peppe Giuffrè e Stefania Renda.
Secondo cooking della IV edizione del SarduzzaFest realizzato dallo Chef Fulvio Papagallo che ha realizzato una ricetta dal titolo Sarduzza in terra di Sicilia.
Anche in questo caso la Sicilia stilizzata sul piatto tramite la cipolla rossa di Partanna, le Sarduzze infarinate e fritte e la mollica tostata, accompagnata da una maionese.
Durante il cooking sono state presentate due eccellenze enogastronomiche del territorio: il pane del panificio Barresi e i prodotti dell’Azienda Tenute Marchese di Rampingallo di Vito Russo.
Al piatto è stato abbinato uno nero d’avola della Tenute Marchese di Rampingallo degustato dall’allievo Mariano Abate.
L’evento finale rappresenta la conclusione delle attività realizzate durante questa quarta edizione del festival e mette in evidenza le ricette presentate e selezionate, nell’ambito del concorso “Una Sarduzza a Tavola”, quale espressione di di un piatto che valorizza sia la Sarduzza di Selinunte, che le materie prime di qualità del territorio impiegate per la realizzazione della ricetta.
La location è quella dell’istituto Alberghiero “V. Titone” di Castelvetrano (partner di progetto); conducono il cuciniere Peppe Giuffrè e Stefania Renda.
Primo cooking della IV edizione del SarduzzaFest realizzato dall’Archicuoca VIta Maria Galfano che ha realizzato una Imbottita con Ragù di Sarde e Ricotta.
Una pasta fresca ripiena con ricotta e sarduzze di Selinunte, servita su un ragu di sarde ed impiattata con una avenieristica Sicilia realizzata con una stampante 3D.
Durante il cooking sono state presentate due eccellenze enogastronomiche del territorio: il pane del panificio Rizzo e l’olio della nocella del belice della Az. Agricola Vivona.
Al piatto è stato abbinato uno zibibbo della Mandrarossa degustato dall’allievo Biagio Marino.