Cuoco: NICOLA VITALE
Cuoco: ELISABETTA SCIRE’
12 Filetti di Sarduzza di Selinunte
150 gr di Semola di Grano duro
Sale e Olio Nocellara del Belice (q.b)
Gr 300 di Cipolla di Partanna
Ml 50 di Aceto di vino bianco
1 Cucchiaio di Zucchero
Gr. 40 di Capperi di Pantelleria sotto sale
4 Limoni
Gr. 150 di Farina di Perciasacchi bio molita a pietra
Gr. 2 di Lievito di birra
Sesamo (q.b)
Gr. 100 di Canestrato siciliano semi stagionato
Ml 300 di Latte
Zafferano ericino (q.b)
Preparazione del filetto di sardina selinuntina.
Lavare e diliscare le sardine ricavandone un filetto per sardina;
Asciugare con carta assorbente, infarinare e friggere in olio Nocellara del Belice per qualche minuto, salare a fine cottura.
Cipolla in agrodolce.
Sbucciare le cipolle, sciacquare e tagliare a spicchi non molto sottili.
Sciacquare i capperi per eliminare il sale in eccesso
In padella, riscaldare un filo d’olio;
Aggiungere la cipolla e far rosolare a fiamma moderata per una decina di minuti;
Aggiungere i capperi dissalati e fare insaporire;
Aggiungere l’aceto e lo zucchero, lasciar cuocere un’altra decina di minuti per farlo sfumare, poi spegnere la fiamma.
Zeste di limoni caramellate.
Lavare accuratamente i limoni, con l’apposito peeler incidere la buccia del limone, solo la parte esterna ricavando le zeste, escludendo la parte bianca sottostante in quanto nella cottura risulterebbe amara;
In un tegamino inserire l’acqua, lo zucchero e le zeste, lasciare caramellare;
Con le apposite pinzette, adagiare le zeste sulla carta da forno e farli raffreddare.
Croccante di Perciasacchi al sesamo.
In una ciotola mettere la farina, il lievito, lo zucchero, l’acqua ed iniziare ad impastare, successivamente aggiungere il sale e continuare ad impastare fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo;
Lasciare lievitare un paio d’ore, nel forno spento, con la sola luce accesa;
Una volta lievitato, stendere l’impasto con un mattarello su una spianatoia ricavando una sfoglia sottile, tagliarla dando delle forme triangolari;
Inumidire con l’acqua le due superfici e cospargerli di sesamo;
Adagiare su uno stampo per ciambella, capovolto, cuocere in forno a 180°C per circa 10 minuti.
Fonduta di canestrato.
In un pentolino portare ad ebollizione il latte, togliere dal fuoco, inserire il canestrato grattugiato, amalgamare il tutto con una frusta, riportarlo sul fuoco per qualche minuto fino ad ottenere un crema liscia ed omogenea. Se ci si accorge della presenza di grumi, frullate con un minipimer ad immersione.
Con un colino a maglie strette filtrare il composto e dividere la fonduta in due piccole ciotole.
Una lasciarla in purezza (bianca) e nell’altra aggiungere lo zafferano, mescolando fino ad ottenete il tipico colore giallo zafferano.
Le Sarduzze con cipolla in agrodolce, un piatto dalle origini molto antiche, quando, per conservare il pesce, fu ideata per l’appunto questa “salsa agrodolce”.
Essa veniva messa in una terrina e tra uno strato e l’altro di pesce, ne veniva sistemato un altro di cipolle cotte in padella a fuoco basso con aggiunta di aceto di vino e zucchero, proprio a formare una millefoglie.
L’aggiunta della cipolla in agrodolce era legata alla conservazione della sarduzza per più giorni e all’eliminazione dei batteri che, in assenza di refrigeratori, portavano al deterioramento del cibo.