Cuoco: VITA MARIA GALFANO
Sarde
Olio
Limone
Aceto
Prezzemolo
Sale
Pepe
Peperoncino
Per la Base:
Patate
Aglio
Rosmarino
Olio
Pane per tramezzini
Per decorare:
Pomodorini
Zucchine
Carote
Porri
Menta
Basilico
Succo di limone
Formaggio spalmabile in sac-a-poche per decorare
Preparazioni preliminari.
Per realizzare la cassata di sarde iniziate con il pulire e diliscare le sarde, eliminando anche testa e coda. Adagiatele in una terrina ampia e alta, cercando di non sovrapporle. Coprite con aceto e lasciate sbianchire per 20 minuti.
Scolatele accuratamente e trasferitele in una nuova terrina: copritele con il succo di limone, aglio tagliato a fettine, una macinata di pepe poco peperoncino , una spolverizzata di prezzemolo e un filo di olio a crudo. Coprite con pellicola a contatto e conservate in frigorifero per almeno due ore.
Preparazione della base.
Bollite le patate tagliate a cubetti aggiungendo aglio, rosmarino, olio, sale ed un po’ di acqua, fare cucinare, togliere l’aglio e il rametto di rosmarino frullate e fate raffreddare.
Montaggio della cassata.
Prendete uno stampo per cassata, foderate con pellicola trasparente e poi rivestitelo all’interno con il pane per tramezzini, lateralmente con piccoli rettangoli, fate attenzione a non lasciare spazi liberi e la base completamente coperta con le fette, inserite quindi uno strato di patate frullate su cui sopra metterete le sarde marinate, formate due strati e coprite sopra con le fette di pane per tramezzini, chiudete con la pellicola e ponete in frigo per circa due ore.
Trascorse le due ore capovolgete la vostra cassata di sarde su di un piatto piano e ricopritela interamente con formaggio spalmabile e decorate
La Cassata Siciliana, di qui la presente ricetta costituisce rivisitazione in chiave salata. era storicamente un prodotto della grande tradizione dolciaria delle monache siciliane ed era riservata al periodo pasquale. Un documento ufficiale del primo sinodo dei vescovi siciliani a Mazara del Vallo nel 1575 afferma che la cassata è “irrinunciabile durante le festività”.
Un proverbio siciliano recita “Tintu è cu nun mancia a cassata a matina ri Pasqua”.
La decorazione caratteristica della cassata siciliana con la zuccata fu introdotta nel 1873 (in occasione di una manifestazione che si tenne a Vienna) dal pasticciere palermitano cav. Salvatore Gulì.