La sarduzza di Selinunte, l’acciuga di Sciacca, il nero di seppia, l’olio e la “sabbia” di olive nere “nocellara del Belice” , il cioccolato di Modica, la vastedda del Belice, il cracker di capperi di Pantelleria, la farina di Perciasacchi bio, i paccheri di giustalisa integrale, il carciofo spinoso di Menfi, il cacio cavallo cinisaro, la marmellata di cipolla rossa di Tropea, la vellutata di pomodorino di Pachino, il “crumble” di nero di Castelvetrano, il “macco” di fava larga di Leonforte, la crema d’aglio rosso di Nubia, la mousse di ricotta di pecora belicina, la panella di ceci bio, la “quenelle” di burrata pugliese, gli scampi di Mazara, il finocchietto selvatico di collina, il paté pomodoro secco, il pistacchio di Bronte, la sala di Moscato di Pantelleria, i pregiati vini della cantina Settesoli di Menfi che hanno “sbancato”nella terra dei vini.
Questi gli ingredienti che 10 ragazzi talentuosi e 5 professori dell’IPSEOA Virgilio Titone di Castelvetrano hanno portato a Nizza per mettere l’Italia e le eccellenze della Sicilia in un piatto, dimostrando che si può competere e vincere nel Paese della cucina internazionale!
Perché il riscatto socio economico di un territorio si fa anche in questo modo e il Virgilio Titone da sempre é in prima linea per dare ai propri alunni e alle aziende della nostra terra nuovi scenari di crescita.
Un plauso da tutte le “sarduzze” a questi ragazzi.